
(Stralcio)
IntroduzioneLe linee di indirizzo per il quadriennio 2009-2012 intervengono in un una fase caratterizzata da un'ampia attività legislativa d'interesse per il settore pubblico, ulteriormente diretta ad ottimizzare la produttività, a migliorare l'efficacia e l'efficienza amministrativa ed a conseguire riduzioni dei costi (v. da ultimo il decreto legge n. 78/2009, convertito nella legge n. 102 del 3 agosto 2009) in particolare nel comparto degli Enti Previdenziali ed Assicurativi.
Gli obiettivi delineati si fondano sullo scenario di partenza descritto nelle linee di mandato stesse e si sviluppano, in ottica di prospettiva, tenendo conto della finalità prioritaria di incessante avvicinamento dell'Ente ai destinatari della missione sociale.
Conseguentemente, nel riaffermare la specialità e specificità dell'assistenza e previdenza del settore della navigazione, intendono consolidare il ruolo istituzionale con attenzione rispetto ai bisogni espressi dai lavoratori e dagli armatori.
L'ampiezza delle novità legislative e l'esigenza del relativo recepimento hanno reso necessario che l'indirizzo politico si estendesse a tutti i campi di attività dell'Ente.
La logica innovativa cui è ispirato l'atto programmatico generale e le soluzioni in esso enunciate sono già valse il plauso di taluni dei soggetti la cui azione è teleologicamente complementare a quella dell'Istituto.
Giova segnalare che, a breve distanza temporale dall'adozione del documento programmatico, è stato emanato il d. lgs. n. 106 del 3 agosto 2009, recante “Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 3 aprile 2008, n. 81”, che ha nuovamente confermato la rilevanza delle funzioni esercitate dall'IPSEMA.
Inoltre, contestualmente all'approvazione delle linee di indirizzo, è stato avviato a soluzione il processo di definizione della pianta organica che, se ha risolto l'annoso problema dell'individuazione della dotazione dell'Istituto, ha determinato oltremodo la necessità di intraprendere il processo di riorganizzazione a fronte dell'incremento dei compiti.
Nel ravvisare, pertanto, l'esigenza della più ampia intesa tra il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza e gli Organi di Gestione, anche alla luce delle nuove esigenze sorte per via delle limitazioni previste sulla pianta organica, ritengo ormai improcrastinabile l'attuazione del programma di sinergie suggerito nel documento di seguito proposto, attraverso il quale l'IPSEMA e gli altri interlocutori coinvolti potranno
fornire il proprio contributo al miglioramento del sistema nazionale di welfare.
In tale ottica, è bene dirigersi nell'immediatezza verso uno stretto rapporto fra tutti i soggetti istituzionalmente impegnati nel polo salute e sicurezza per l'avvio di un “tavolo tecnico” di confronto in merito agli importanti temi sui quali incombe l'attenzione del legislatore.
Tale percorso si presenta certamente difficile, in quanto richiede il confronto con le rigidità normative e burocratiche che troppo spesso purtroppo si uniscono ad atteggiamenti di chiusura delle singole amministrazioni rispetto alle prospettive di collaborazione.
A riprova di quanto lamentato, ricordo che il CIV dell'IPSEMA ha tentato di lanciare un piccolo segnale per l'avvio dei percorsi sinergici proponendo la pubblicazione del presente documento avvalendosi della tipografia dell'INAIL. La realizzazione del progetto non è tuttavia andata a buon fine a fronte delle difficoltà poste dai vincoli burocratici ed ampliate da atteggiamenti che ancora permangono nei singoli Istituti di esercizio esclusivo delle proprie funzioni.
Sullo sfondo, come punto di approdo, si colloca il progetto ESIN, attualmente tradotto in una proposta di legge presentata dal Presidente della Commissione Parlamentare “Lavoro e Previdenza”, che rinvigorisce il ruolo dell'IPSEMA nel polo di appartenenza in coerenza con le finalità di miglioramento dei livelli di tutela ed assistenza dei lavoratori, costituendo il faro d'illuminazione del percorso di questo Ente dalla lunga tradizione.
Il Presidente
Giovanni Guerisoli
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