Roma, 1 ago. (Adnkronos) - Calano gli infortuni sul lavoro ma aumentano le morti bianche: nel 2006 a fronte di un -1,3% negli incidenti si è registrato un +2,2% dei casi mortali. Crescono anche gli infortuni in itinere, quelli che si verificano nel percorso tra casa e lavoro e viceversa: +1,8% passando da 89mila casi nel 2005 a quasi 91mila nel 2006. Ad ufficializzare i dati è l'Inail nel
Rapporto annuale 2006 pubblicato oggi.
Ma la flessione degli incidenti non coinvolge gli extracomunitari che continuano ad infortunarsi il 50% in più degli italiani e dei lavoratori comunitari denunciando un tasso decisamente in controtendenza: +3,7% pari a 116mila denunce rispetto al 2005, che riallinea così il dato ai livelli del 2004 quando si contarono oltre 117mila denunce. Un incremento negli infortuni legato all'aumento dell'occupazione e ad una crescita degli incidenti del 4% nell'industria e servizi e di una riduzione del 2% in agricoltura. La percentuale di infortuni ai lavoratori extracomunitari sul totale dei lavoratori è pari al 12,5%, contro l'11,9% del 2005.
Praticamente stabile invece il dato sulle morti bianche: nel 2006 infatti le denunce pervenute all'Inail da immigrati sono ammontate a 141, contro le 150 dell'anno precedente ma il dato è provvisorio e a consolidamento si dovrebbe realizzare una sostanziale stabilità tra i due anni.
Gli infortuni degli extracomunitari si concentrano nelle attività notoriamente più rischiose: costruzioni, industria dei metalli, trasporti e ristorazione che raccolgono il 39% del complesso delle denunce e il 55% dei casi mortali. In particolare, al primo posto si collocano le costruzioni con ben 19mila denunce nel 2006 e 47 casi mortali. Significativo per l'Inail anche il dato del Personale addetto ai servizi domestici: nel 2006 sono stati 1.596 gli infortuni occorsi ad extracomunitari, pari al 58% del complesso riferito a tutti i lavoratori che operano nel settore mentre nella lavorazione delle pelli e del cuoio un quarto degli infortuni coinvolgono lavoratori extracomunitari.
A denunciare livelli di infortuni più alti della media, inoltre, anche i lavoratori atipici: parasubordinati e lavoratori interinali denunciano infatti, un aumento degli incidenti del 19% rispetto al 2005.
Quanto ai primi 4 mesi del 2007 si registra un calo degli infortuni sul lavoro. Tra gennaio e aprile, infatti, le prime stime profilano una diminuzione valutabile intorno al 2% rispetto allo stesso quadrimestre del 2006. Il dato emerge dalle prime proiezioni 2007 effettuate dall'Inail nel Rapporto. Un dato su cui l'Istituto però si mostra prudente sottolineando come "trattandosi di dati non consolidati qualsiasi tipo di previsione è però prematura".
Stime positive arrivano anche sul fronte delle morti bianche che nei primi quattro mesi dell'anno sono ammontate (ma il dato non è consolidato) a 321 contro i 369 del primo quadrimestre 2006. Se questo andamento rimanesse pressoché inalterato nell'arco di tutto l'anno l'istituto stima che si potrebbe, "il condizionale è d'obbligo", arrivare ad una riduzione del numero di morti sul lavoro compresa tra il 3% e il 5%, riposizionandosi probabilmente sotto la fatidica soglia dei 1.300 casi, che era stata abbattuta proprio nel 2006.