Il candidato di Rifondazione Comunista Nicky Vendola vince le elezioni primarie del centrosinistra in Puglia battendo, seppur con un minimo scarto, l'economista Francesco Boccia, che era sostenuto da tutti i partiti della coalizione (ad eccezione dei Verdi). Un risultato che, riferisce il portale del settimanale Panorama, ha fatto brindare il comitato elettorale del presidente di Forza Italia Raffaele Fitto. Ma, stando alle prime dichiarazioni rilasciate dagli esponenti della destra, è un po' tutta la Casa delle Libertà a festeggiare.
Per Roberto Calderoli "la vittoria di Vendola in Puglia sancisce la sconfitta di Prodi e la fine dell'Ulivo, o Gad, o centrosinistra che dir si voglia". "L'area moderata del centro ormai non esiste più - ha aggiunto il ministro per le Riforme - esiste soltanto una sinistra radicale e l'elettorato moderato non può più trovare in loro un interlocutore credibile". Dello stesso tono la dichiarazione del forzista Cicchitto, per il quale "la vittoria di Vendola alle primarie del centrosinistra in Puglia mette in evidenza quale è la forza della deriva estremista che è in corso nel centro-sinistra". "Questa vittoria non segna solo la sconfitta locale del povero Boccia - ha concluso - ma la disfatta nazionale di Fassino e ancor più di Rutelli e della Margherita". Prendendo spunto dalle elezioni pugliesi, il coordinatore nazionale azzurro Sandro Bondi ha addirittura chiesto a Francesco Rutelli di abbandonare la Grande Alleanza Democratica per entrare nel centrodestra. "A sinistra non è mai nata nessuna forza riformista. I moderati sono minoritari ed ininfluenti - ha spiegato - a questo punto Rutelli rifletta fino a che punto sia utile per lui restare nel centrosinistra. E' ora di costruire insieme la casa dei moderati e dei riformisti".
Inevitabili i malumori anche in molti ambienti della coalizione di Prodi che, pur soddisfatta per l'inaspettata partecipazione popolare alla consultazione (quasi ottantamila elettori alle urne), ha ingoiato con difficoltà la sconfitta di Boccia. "Va detto che le primarie, così come si sono svolte, confermano quanto da noi sostenuto nazionalmente e regionalmente in Puglia: si tratta di uno strumento che rischia di non rappresentare i reali rapporti di forza, perchè suscita essenzialmente una mobilitazione degli attivisti più direttamente coinvolti - ha affermato Oliviero Diliberto - invitiamo pertanto, alla luce di questo risultato, Prodi e soprattutto Fassino a riflettere seriamente sullo strumento delle primarie. Ne parleremo domani alla riunione dell'alleanza".
Fonte: WWW.CENTOMOVIMENTI.COM
|