
ll Consiglio di Indirizzo e di Vigilanza ha approvato all’unanimità, nella seduta odierna, "Le Linee di Indirizzo 2007 e gli Obiettivi strategici pluriennali 2007-2009".
Con questo atto il CIV ha avviato un processo di razionalizzazione e di semplificazione degli strumenti programmatori da lasciare in eredità alla futura consiliatura.
La prospettiva su cui si muove l’Organo di Vigilanza si concretizza nell’ipotesi di approvare le Linee una sola volta all’inizio della consiliatura, adeguandole annualmente con lo strumento degli Obiettivi strategici. Lungo questo itinerario le Linee 2007 consolidano le priorità individuate lo scorso anno e si muovono in coerenza con il processo riformatore avviato dal D. lgs. 38/2000, che non ha ancora trovato una sua completa attuazione, allo scopo di allargare l’area di tutela del lavoratore anche agli aspetti della prevenzione e riabilitazione.
Il CIV, consapevole che tali obiettivi debbono essere sostenuti anche dai necessari correttivi di natura normativa, propone agli altri Organi un
Patto di fine consiliatura, che sia in grado di individuare alcune scelte strategiche da porre all’attenzione dei Ministeri vigilanti e della Parti sociali per le iniziative conseguenti.
In particolare, il CIV ha sottolineato la necessità di
valorizzare il ruolo dell’Istituto nel settore della prevenzione:
- completando la riattivazione dei comitati misti Inail/Parti sociali in tutti i settori di attività e della riabilitazione;
- definire entro il 1° semestre 2007 un piano di settore mirato all’effettiva riduzione del fenomeno infortunistico;
- realizzare un’analisi condivisa con le altre Istituzioni e con le Parti sociali sull’andamento degli infortuni e sui fattori di rischio;
- recuperare completamente il ruolo di sostegno della bilateralità;
- istituzionalizzare gli incentivi economici e i meccanismi premiali per la prevenzione, tenendo conto delle criticità che hanno accompagnato l’attuazione degli artt. 23 e 24 del D. Lgs 38/2000 che hanno determinato uno scarso utilizzo da parte delle piccole medie imprese.
Per quanto concerne
la cura e la riabilitazione, al fine di garantire a tutti gli infortunati le migliori condizioni di cura e di riabilitazione, occorrerà effettuare puntuali analisi per accertare lo stato di attuazione nelle single regioni delle vigenti disposizioni in materia di L.E.A. (livello essenziale di assistenza).
Ove fossero riscontrate situazioni di criticità occorrerà assumere entro il 1° semestre 2007, le necessarie iniziative nei confronti delle Istituzioni sanitarie (Ministero della Salute e Coordinamento tecnico delle Regioni).
In tema di protesizzazione l’Istituto dovrà elaborare un piano di interventi in grado di garantire agli invalidi sul lavoro, in considerazione del loro titolo risarcitorio, la più completa e tempestiva soddisfazione delle specifiche e legittime aspettative. In tale ambito si rende necessario adeguare la capacità produttiva dei Centri Protesi, risolvendo entro il 31 dicembre 2006 la collocazione del centro di Roma.
Occorrerà, altresì,
incrementare la ricerca scientifica sulle prestazioni protesiche attivando opportune iniziative presso gli organi competenti, per far crescere anche la ricerca in collaborazione con gli Enti esterni.
“Esprimo soddisfazione per la responsabilità e il contributo che le Parti sociali presenti nel Civ hanno dato per la definizione e l’approvazione del documento che contiene elementi fortemente innovativi sulla mission dell’Istituto, che mi auguro formino oggetto di confronto con il Ministero del Lavoro – ha dichiarato il Presidente Giovanni Guerisoli –
Non posso, tuttavia, non rappresentare la forte preoccupazione per l’attuale stato di incertezza che caratterizza gli Organi di gestione dell’Istituto, che rischia di vanificare le enormi potenzialità presenti nel nostro Ente, in un momento nel quale si assiste, purtroppo, ad una ripresa preoccupante degli infortuni sul lavoro che hanno richiamato l’attenzione del Capo dello Stato.
In questo contesto di incertezza si colloca l’irrisolto problema degli incentivi al personale che, unico tra tutti gli Enti previdenziali, non ha ancora definito positivamente la relativa contrattazione, privando i lavoratori dei diritti sanciti dagli accordi liberamente sottoscritti”. Roma, 28 luglio 2006
Fonte: Inail