Il Consiglio di Indirizzo e di Vigilanza nella seduta dell’8 novembre 2005, ha deliberato di impegnare gli Organi di gestione ad utilizzare l’avanzo di amministrazione relativo al bilancio corrente sia per la riduzione dei premi e sia per il miglioramento delle prestazioni ai lavoratori infortunati e tecnopatici.
Il CIV chiede con la massima sollecitudine al CdA, in quanto di Sua competenza, la revisione della “Tabella delle menomazioni” che non comporta una modifica della legislazione vigente. Tale operazione per poter essere operativa nel 2006 deve essere decisa entro il corrente hanno, utilizzando per la copertura economica parte dell’avanzo di gestione del 2005, stimabile in oltre 1,5 mld €. Attualmente, ai sensi dell’art.13 del Dlgs n.38/2000 il grado minimo di menomazione indennizzabile (in capitale) è pari al 6%. Secondo una scheda tecnica della Consulenza Statistico Attuariale, abbassando di 1 punto il grado di menomazione indennizzabile (5%) l’onere aggiuntivo annuo per l’INAIL sarebbe pari a 13 mln € e di 39 mln € nell’ipotesi di una riduzione di un altro punto (4%), per un totale di 52 mln €. Il CIV, altresì, chiede al CdA di deliberare in merito all’abbassamento del grado di invalidità da indennizzare in rendita. Attualmente la rendita viene corrisposta solo per danni pari o superiore al 16%, mentre per i gradi dal 6% al 15% l’INAIL provvede con la liquidazione di un indennizzo (in capitale) per il solo danno biologico. Nell’ipotesi che si decida di erogare una rendita anche per gradi di menomazione compresi tra l’11 e il 15% - attualmente sono 4.500 i casi per una spesa complessiva di 60 mln €- l’Istituto avrebbe in termini di flusso di cassa nell’immediato una contrazione degli oneri perché nel primo anno erogherebbe rendite per 6,5 mln €, nel secondo l’onere si raddoppierebbe e cosi via ma in termini di valore capitale delle prestazioni la spesa sarebbe stimabile in 130 mln € con un aggravio di 70 mln € (scheda tecnica Consulenza Statistico Attuariale.
La delibera del CIV, inoltre, prevede la rideterminazione entro il 31 dicembre 2005 dei premi assicurativi, tenendo conto delle consolidate risultanze positive di bilancio degli ultimi anni, al fine di pervenire ad una riduzione degli stessi. “Ciò anche al fine di superare la previsione della legge finanziaria 2006 – dichiara il Presidente del CIV, Giovanni Guerisoli - attualmente in discussione, che condiziona la rideterminazione delle tariffe al mantenimento degli attuali saldi della finanza pubblica e non prevede, come propone il CIV, l’utilizzo degli avanzi di amministrazione. E’ necessario quindi che il Consiglio di amministrazione dell’Istituto deliberi con urgenza, per quanto di sua competenza, allo scopo di evitare che gli avanzi di gestione vadano a confluire al conto infruttifero presso il Ministero dell’Economia e non utilizzati, invece, per ridurre le tariffe alle imprese e migliorare le prestazioni ai lavoratori infortunati e tecnopatici. Naturalmente la delibera del CdA dovrà passare al vaglio del confronto tra il Ministro del Welfare e delle Parti Sociali”.
Fonte: Inail
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