Il Presidente del Consiglio di Indirizzo e di Vigilanza dell’INAIL, Giovanni Guerisoli, intervenendo ai lavori all’Assemblea Annuale degli avvocati dell’Istituto ha affermato “pur apprezzando la riduzione del contenzioso del 6,1% nell’anno 2004 rispetto al 2003 ha sottolineato la necessità di una rivisitazione degli obiettivi strategici allo scopo di valorizzare la natura pubblica dell’Istituto. Le criticità relative alla durata media dei procedimenti che in alcune Regioni come l’Umbria, la Puglia, la Calabria e la Basilicata supera i 4 anni per il primo grado di giudizio, che l’indice di soccombenza dell’INAIL nei ricorsi in appello è del 58%, che il limitato ricorso alle soluzioni extragiudiziali è utilizzato per solo 5.659 casi a fronte di oltre 110 mila giudizi pendenti, confermano una difficoltà a ricorrere allo strumento dell’arbitrato attraverso la valorizzazione del ruolo dei patronati sindacali.
Occorre ricordare – ha aggiunto il Presidente del CIV Guerisoli – che l’oggetto del contenzioso spesso è un lavoratore infortunato o una persona che ha in corso una pratica per il riconoscimento di una malattia professionale e, quindi, gli stessi non possono attendere i tempi biblici della giustizia italiana che nel 2004 ha registrato un incremento di 131 gg della durata delle cause previdenziali. Attualmente il primo grado di giudizio comporta un tempo di attesa pari a 938 gg e l’appello di 941 gg ”.
Fonte: Inail
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