Il CIV, in considerazione delle gravi problematiche di natura istituzionale e di tutela derivanti dall’approvazione dell’art.1, comma 449, della Legge finanziaria 2005, si appella ai Partiti, ai Presidenti e ai Componenti della Commissione parlamentare di controllo sull’attività degli Enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e di assistenza sociale nonché ai Presidenti e ai Componenti delle Commissioni Lavoro della Camera dei Deputati e del Senato, affinché sia assicurata all’INAIL l’improcrastinabile necessità di perseguire, in piena autonomia gestionale, politiche patrimoniali capaci di assicurare la redditività indispensabile al raggiungimento delle proprie finalità istituzionali.
Il CIV, ha inoltre, evidenziato come, a seguito della cessione degli immobili strumentali dell’Istituto al Fondo Immobili Pubblici, vengano gravemente depauperati i capitali immobili che coprono prevalentemente le riserve tecniche obbligatoriamente costituite per far fronte agli impegni futuri nei confronti degli infortunati e tecnopatici.
“La posizione fortemente contraria a tale cessione – spiega il Presidente, Giovanni Guerisoli – ha indotto il Consiglio a ricorrere al TAR del Lazio avverso i provvedimenti ministeriali che hanno dato luogo all’operazione in questione. Altresì è da sottolineare come l’emanazione della norma di cui all’art. 5, comma 4, del Decreto Legge n.35/2005 (Il cosiddetto decreto sulla competitività) preveda la possibilità di finanziare infrastrutture ricorrendo alle risorse finanziarie degli Enti previdenziali. E’ quindi necessario restituire all’Istituto la capacità di investimento nel mercato mobiliare, cancellando l’obbligo di deposito sul conto corrente infruttifero del Ministero del Tesoro, delle somme eccedenti i 258 mln di €uro che libererebbero risorse per circa 6 mld di €uro.
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